Il gemito della Madre
fr. Angelo Tricomi
1 Dal grembo alla croce la Madre stava,
l’animo
infelice, lacerato dal dolore,
per
suo Figlio sulla croce gemeva.
Piange Maria per l’orrida sciagura,
generosa
versava lacrime d’amore,
all’ora
nona anche il sole si oscura.
2 Giovane Madre, a Betlemme gioiosa,
sul
Golgota soffri al ceppo infranto,
Oh
Madre di Dio e della chiesa sposa.
Mira il volto madido del Figlio chino,
eleva
al cielo il doloroso pianto,
da sola combatti l’empio destino.
3 Il frutto dell’amore pende dalla croce,
ha
le labbra dissetate d’amaro fiele,
inerte,
lotta l’empio atroce.
Un grido straziante dal patibolo si udì,
parole
dolorose e dolci come miele
il
cuore della Madre rabbrividì,
4 “Salva
te stesso” l’insultano i passanti,
imperterrito s’accanisce il truce empio
unica tua verità, salvare gli erranti.
Le tenebre scesero, il cielo oscurò,
“tutto è compiuto”, vetusto scempio
traballa
la terra, il velo del tempio si lacerò.
5 Il corpo senza vita dalla croce è
schiodato,
Cristo scende agli inferi, avvolto nel sudario:
oh Vergine Maria il tuo animo è turbato.
Piegasti le ginocchia per la grande
umiliazione
finisti faccia a terra sul monte del calvario
dolore
atroce per l’umana condizione
6 Oh Madre! Tremendo desiderio in cuore serbi,
il suo corpo inerte, sulle ginocchia adagi
abbracci tuo Figlio, memoria degli anni acerbi.
Carezzi il viso esangue, segnato dalla
morte,
partorir vorresti e ridargli vita piena di agi,
o spirar con Lui e seguire la sua sorte.
7 Il mondo ode l’amaro pianto,
della
dolente Madre sconsolata,
e si
unisce a te Maria nel triste canto.
Il figlio è avvolto nel sudario,
un
macigno…, e la tomba è sbarrata,
empietà
atroce, l’umano scenario.
8 Oh Maria Vergine, dal cuore contristato,
sospiri singulta, più lacrime non hai,
tu
sei sostenuta dall’amore non amato.
Tu soffri mortalmente, al pari di Dio Padre
per
confortare l’uomo, più speranza dai.
Nel cuore dell’umanità, tu stai: oh Madre!
9 O Vergine Maria, Madre della tenerezza,
a
te noi ricorriamo per sostenerci nella fede
liberaci
dal male fortificaci nella debolezza.
Ascolta la preghiera di noi miseri mortali
e
ai piedi di tuo figlio ognuno chiede,
le
grazie per renderci immortali.