martedì 21 febbraio 2012

Il bucaneve

Il Bucaneve
fr. Angelo Tricomi

Il volto non più giovanile
disegnato da tenui solchi
come sculturea estatica
con un cuore plasmato
da dolorose cicatrici,
si rifiuta di aprirsi al calore
delle pulsazioni dell’amore,
è ibernato dal freddo invernale.

L’inverno col suo manto,
gelido e bianco,
copre la terra
nel suo abbraccio spettrale,
ogni cosa giace,
nel mistero estatico,
in apparente quiete mortale;
un cuore, affaticato e stanco,
batte ancora.

Delicati petali,
chiusi come punta di freccia,
con fervido coraggio
si scagliano verso il sole.
In un vortice di passione
granuli di neve cedono
In stille purificatrici,
dalle gote rosee,
come fontana zampillante
alleviando il respiro greve
per dar linfa al bucaneve
segno e realtà di nuove primavere.

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