martedì 11 marzo 2014

Il pollaio. Prima puntata.

Qualche tempo fa, il nostro pollaio è stato arricchito di nuovi pulcini. Tutti i polli hanno accolto volentieri questa nuova covata anche se è stato un passaggio non indolore.
In effetti il nostro pollaio, situato in collina, gode di un bel panorama e di molta di luce, ma unico difetto, se così si può dire, e che nel nostro pollaio non ci sono galline ma solo galli e l'aria è molto umida al punto che gli animali delle fattorie circostanti lo hanno soprannominato "il pollaio, pisciatoio d'Italia".    
I due pollicultori, senza tener conto del parere dei galli e delle galline dei rispettivi pollai, in segreto, avevano deciso che il nostro pollaio, anche se non adatto, doveva accogliere i pulcini dell'altro pollaio assieme alle due chiocce. 
Così, una mattina, il nostro pollicultore convocò un'assemblea e con fare autoritario informò i galli della scelta inequivocabile fatta.
Tutti i galli del pollaio riconobbero che i due pollicultori avevano sbagliato nel modo di procedere, però solo uno, il gallo cedrone anche se aveva riconosciuto lo sbaglio dei due pollicultori, si era schierato dalla loro parte perché, in segreto, aveva dato la sua parola. 
Il gallo cedrone, da buon affarista, aveva fiutato l'affare che lo avrebbe innalzato nella classe sociale dei polli, facendolo sentire un gallo importante. Inoltre, aveva la presunzione di poter gestire i suoi galli riportando la calma nel pollaio. Ma non fu così!
I galli, prima uno e via via tutti gli altri, si ribellarono ai due fattori e, tramite corrispondenza epistolare, si rivolsero al presidente mondiale dei pollai. Quest'ultimo, amante della tranquillità e dell'agio, non voleva che si alzasse un polverone. Non ascoltò le motivazioni che i galli avevano esposto e, con una lettera minatoria, mise a tacere i galli del pollaio detto "pisciatoio d'Italia". 
Così venne il giorno dell'arrivo dei pulcini. Furono ben accolti nel nuovo pollaio, anche perché loro non avevano colpe di ciò che era accaduto, ma all'interno del pollaio si era creato una frattura, una scissione: il gallo cedrone e le due nuove chiocce da una parte e il resto dei galli dall'altra.
Il gallo cedrone, come colto da amore senile per le due giovani e belle straniere, si diede tutto alle due chiocce, e in accordo con loro, esclusero totalmente i galli dalla formazione dei pulcini.
(Fine prima parte) 

lunedì 10 marzo 2014

Consiglio per la vita: "diffida dalla persona che non sorride mai".

          "Chi non sorride mai non è una persona seria". 

Questo è' un'aforisma di Fryderyk Chopin che mi ha colpito e immediatamente l'ho fatto mio. Riflettevo sul fatto che bisogna diffidare dalle persone che non sorridono mai.

Osservando il volto di tali persone, a colpo d'occhio, non sfuggono gli angoli della bocca inarcate verso il basso, e più tempo è passato dall'ultimo sorriso più il labbro aumenta il suo angolo. 

Ma perché bisogna diffidare?

Bisogna diffidare perché oltre all'aspetto esteriore, questi soggetti portano la morte nel cuore che come un tarlo ha corroso la mente con tutto ciò che ne consegue. In genere sono persone che non si meravigliano più della vita, delle sue esplosioni di gioia, della vita che nasce negli esseri umani, nei fiori, negli animali, ecc...

Credono che tutto gli è dovuto e che tutto debba rimanere in quei parametri rigidi della legge. Il fiore è un fiore, che c'è di nuovo? La nascita di un bambino: è la ruota della vita, non lo sapevi? Con i ragazzi in formazione, non bisogna scherzare per non distrarli dal loro cammino, ecc... Questo è il loro modo di ragionare e di intendere la vita, racchiusa nei parametri tetri e cupi. Spesso il loro atteggiamento mette in evidenza l'esagerato ed esasperato bisogno di essere governati dalla legge e dalle apparenze. Tutto può essere fatto se le norme lo consentono. Mai si lasciano andare ad uno spensierato relax e ad una piacevole battuta. La cosa ancora più grave è che queste persone cercano di condizionare il mondo che li circonda e se hanno, o credono di avere, un po di autorità, allora impongono agli altri di non scherzare, di non fare battute o di evitare di mostrarsi allegri e sorridenti. "Il riso abbonda sul viso degli sciocchi", ripetono spesso come per giustificare se stessi. Non ammettono che attorno a loro vi sia il pullulare di vita e sperano che la morte che regna dentro di loro esondi e coinvolga anche chi ama ridere e vivere: "diffidate dalle persone che non sorridono mai perché chi non sorride non è una persona seria!".