venerdì 20 aprile 2012

Serpente metallico. Poesia.

Serpente metallico
fr. Angelo Tricomi

Rete di fili sospese a mezz’aria,
voce gracchiante, annunzia orari,
tabelle di partenze come fari,
scatolette di sardine, rete ferroviaria.

Discorsi futili, teneri sorrisi,
rendono agevole le ore di cammino.
Sbuffa il serpente metallico in crisi,
per acquietar l’animo del pellegrino.

Gli scambi di numero creano confusione,
in cabina, si anima la discussione,
torna la calma, si schiaccia un pisolino,
mentre la natura corre, dal finestrino.

Dalla cabina, immagini corrono veloci,
monti, mari e alberi, attirano l’attenzione,
s’eleva la mente a ricordi audaci,
paziente attesa per la destinazione.

Sui binari, la vita scorre velocemente,
nostalgia di un passato struggente,
emozioni affollano il cuore,
fiduciosa speranza per un futuro migliore.

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